Attività sportive sul Monte Nerone
La pratica di attività sportive outdoor è molto sviluppata sul Monte Nerone, grazie alle particolari caratteristiche del territorio, che permettono agli appassionati di numerose discipline di trovare luoghi e percorsi ideali per cimentarsi nel proprio sport preferito. Scendendo nel dettaglio, analizziamo le attività praticabili sul Nerone, esaminandone le principali caratteristiche.
Escursionismo e Mountain Bike
Una sviluppata ed ampia rete sentieristica, oggetto tra l’altro di un intervento di manutenzione che ne ha ripristinato la completa fruibilità, permette di raggiungere ogni angolo del Monte Nerone, compresi i meravigliosi gioielli naturalistici che si celano nei posti più impervi. La rete è composta da oltre 30 sentieri tra i quali se ne segnalano alcuni anche di notevole difficoltà, che sfruttano l’ampio dislivello presente tra il fondovalle e la vetta del Nerone. Le schede complete dei sentieri, corredate di immagini scattate durante le escursioni, informazioni dettagliate, tempi di percorrenza, grado di difficoltà e tracce GPS sono disponibili sul sito partner Pesaro Trekking.
Buona parte dei percorsi è utilizzata anche dagli appassionati di Mountain Bike (fanno eccezione alcuni tracciati, che presentano passaggi su roccia o esposti, su cui è sconsigliato avventurarsi con mezzi a due ruote), o ancora per effettuare piacevoli e rilassanti escursioni a cavallo, soprattutto sui sentieri più comodi, di difficoltà turistica.
Ciclismo
Il Monte Nerone è meta abituale di ciclisti e cicloturisti, grazie alla presenza di tre salite importanti, che conducono dai diversi versanti fino alla vetta, sulle cui strade si è anche corsa una importante tappa del Giro d’Italia del Centenario (anno 2009), evento ricordato da un cippo commemorativo che si trova sul valico su cui fu posto il Gran Premio della Montagna in quell’occasione.
Esaminiamo brevemente le caratteristiche delle tre salite:
- Pian di Molino – Monte Nerone (Quota partenza 420m, quota arrivo 1.500m, dislivello 1.080m)
Si tratta dell’itinerario più frequentato e meno difficile, è una salita lunga 16 km con pendenze abbastanza costanti, che variano tra il 7 e il 10%, più comoda nel primo tratto, fino a Pian di Trebbio, e leggermente più impegnativa nel secondo. Il fondo stradale è ottimo e le uniche avvertenze sono di fare attenzione al traffico veicolare, che specie nei weekend può essere sostenuto, trattandosi della principale via d’accesso alla vetta. - Pianello – Monte Nerone (Quota partenza 400m, quota arrivo 1.500m, dislivello 1.100m)
Salita piuttosto lunga (15 km) e molto panoramica, sistemata in occasione del passaggio del Giro del 2009 ed oggi in condizioni discrete (fondo stradale dignitoso, qualche tratto leggermente sconnesso), piuttosto impegnativa con pendenza media del 7,6% e punte massime del 13%. Decisamente esposta al sole, visto che la maggior parte del percorso si trova su ambiente prativo, risulta essere piuttosto faticosa nella stagione estiva. La strada, che si sviluppa affrontando ben 21 tornanti, è stretta e poco trafficata, gli unici pericoli a cui prestare attenzione sono gli animali al pascolo, che si possono frequentemente incontrare lungo il percorso. - Piobbico – Monte Nerone (Quota partenza 320m, quota arrivo 1.500m, dislivello 1.180m)
Si tratta decisamente del versante più impegnativo del Nerone, difatti questa salita dalla pendenza media del 10%, con punte che raggiungono il 14% è considerata la più dura della regione Marche, ed oltretutto presenta un fondo stradale in pessime condizioni, con numerose buche e detriti che rendono ancor più difficile l’ascesa. L’ambiente è quasi costantemente ombreggiato ed il percorso alterna lunghi rettilinei a secchi tornanti. Il traffico è completamente inesistente, proprio a causa delle condizioni del manto stradale, i pericoli maggiori sono logicamente costituiti dalle numerose buche. Versante assolutamente da non percorrere in discesa.
Proprio a causa delle difficoltà delle strade suddette, è stato istituito uno speciale “Brevetto di Monte Nerone”, iniziativa che intende premiare chi riesca ad affrontare tutte e 3 le ascese nel corso della stessa giornata, percorrendole in sequenza. E’ possibile, contattando gli organizzatori ed utilizzando l’apposito “libretto di viaggio” dove saranno apposti i timbri di controllo, farsi rilasciare un attestato che certifichi l’impresa effettuata.
Sci e Snowboard
Sul Monte Nerone è presente una frequentata stazione sciistica, servita dalla “Sciovia del Mandrione”, uno skilift lungo 750 metri e con una portata di 600 persone/ora, che permette di risalire dalla quota di 1290 metri, punto di partenza su cui è posto il Rifugio Corsini, alla quota di 1470 metri, da cui partono le piste del comprensorio.
Le piste principali sono 5, di difficoltà media e facile, e sono inoltre presenti uno snowpark, un anello per praticare sci di fondo ed una pista da bob.
Purtroppo nell’estate 2017 un incendio ha completamente distrutto il Rifugio Corsini, che fungeva da punto di riferimento per l’intera struttura, oltre ad essere un apprezzato ristorante da 120 coperti famoso per l’ottima cucina tipica locale.
Gli impianti sono comunque funzionanti nonostante la momentanea mancanza del rifugio, la cui ricostruzione è già stata programmata.
Per tutte le informazioni dettagliate, consultare il sito ufficiale delle Sciovie Monte Nerone.
Arrampicata, Torrentismo e Speleologia
I selvaggi versanti del Monte Nerone presentano ambienti naturali eccezionali, molto conosciuti e frequentati dagli appassionati di discipline sportive “estreme”, l’arrampicata, il torrentismo e la speleologia.
Le vertiginose pareti a strapiombo del famoso sito di Fondarca, della Balza Forata, del Rio Vitoschio e del Fosso dell’Eremo sono meta abituale per gli arrampicatori, che trovano in questi luoghi delle palestre naturali su cui allenarsi, con innumerevoli vie attrezzate di diversi gradi di difficoltà, in grado di soddisfare appassionati di ogni livello di preparazione.
Per gli amanti del Torrentismo, invece, non si può non citare la famosa Forra del Presale, una strettissima gola alta circa 140 metri incastonata in uno splendido ambiente incontaminato, ma non sono da trascurare nemmeno la Forra della Cornacchia, la Forra di Trilla e la Forra di Pian dell’Acqua, un vero e proprio gioiello nascosto molto suggestivo.
Le numerose grotte (alle quali è dedicata una pagina di approfondimento) disseminate su tutto il massiccio del Monte Nerone si prestano, infine, alla pratica della speleologia sportiva, costituendo la maggiore attrattiva provinciale per i cultori di questa disciplina.